RUNNER OR WALKER? CORRERE O CAMMINARE?
Le festività sono ormai alle spalle, come ogni periodo di pausa ed eccessi alimentari si sente il bisogno di riattivarsi dalla sedentarietà e muoversi.
Molte di noi si iscrivono in palestra o ritornano.
Altre iniziano o integrano l’attività fisica andando a correre.
Voglio contribuire a fare riflettere e a chiarire cosa preferire qualora si abbia intenzione di integrare e/o variare il proprio programma di allenamento o semplicemente iniziare a muoversi.
La risposta è articolata, in primis la domanda da porsi “è sempre la solita”.
QUALE È L’OBIETTIVO?
- Perdere peso?
- Aumentare il NEAT? Ovvero tutto ciò che crea dispendio energetico e non è legato al vero esercizio fisico?
- Rilassarsi e staccare la mente da altro?
- Alleviare lo stress?
- Integrare il proprio programma di allenamento? Nel caso, perché?
- Eccetera.
SUCCESSIVAMENTE, È BENE INTERROGARSI SUL PROPRIO LIVELLO DI PREPARAZIONE.
- Quale è il livello di allenamento?
- Che tipo di allenamento stai effettuando?
- Quale è il livello di sedentarietà?
- Eccetera.
INFINE, VALUTARE LA PROPRIA CONDIZIONE FISICA E LO STILE DI VITA.
- Sovrappeso?
- Problematiche osteo-articolari?
- Stati infiammatori degli arti inferiori?
- Problemi anche lievi di circolazione? Edemi? Ritenzione?
- Si è molto in piedi o seduta?
- Che lavoro si fa?
- Alimentazione e idratazione? Si è equilibrate?
- Eccetera.
I FATTORI DA VALUTARE SONO PARECCHI, MA ANCHE DA NON ADDETTI AL SETTORE NON È DIFFICILE CAPIRE COSA PUÒ APPORTARE MIGLIORI BENEFICI.
A voi, le risposte e considerazioni da esaminare che, a mio avviso, rispondono alle domande di cui sopra.
- La corsa induce maggiore dispendio energetico rispetto alla camminata, a parità di distanza, tempo e pendenza. Senza contemplare gli altri fattori, è meglio correre se si vuole perdere peso. Ovviamente, in abbinamento a una dieta ipocalorica.
- Se si effettua sport e si è attive, non vi sono rischi nel praticare corse la cui intensità deve essere coerente con il proprio livello di training. Esasperando il concetto, non si diventa maratoneta in un una settimana, quindi attenzione. Al contrario, in caso di sedentarismo e/o poca affinità con lo sport è bene dedicarsi a una passeggiata, la cui intensità può essere incrementata nel tempo attraverso percorsi in lieve pendenza e/o aumentando il passo.
- Se si è in sovrappeso e/o si hanno problematiche articolari, non fate le runner. Iniziate a camminare per evitare infortuni e traumi.
- Infine, se si presentano stati infiammatori degli arti inferiori, edemi, ritenzione, cellulite, e così via, la corsa può essere controproducente.
L’obiettivo, in questo contesto, è quello di stimolare la circolazione, favorire il drenaggio linfatico, sollecitando “le pompe muscolari”, e il ritorno venoso.
La corsa, proprio perché a più alta intensità, causa una maggiore produzione di acido lattico, stress ossidativo e radicali liberi, con un effetto pro-infiammatorio dei tessuti.
Gli impatti ripetuti contro il terreno possono portare inoltre a lacerazioni, sia pur piccolissime, nelle membrane delle cellule adipose, favorendo la formazione della “buccia d’arancia”.
La camminata, anche a passo veloce, è un’attività più leggera, dove si produce meno acido lattico e si stimola la circolazione e l’ossigenazione.
A beneficio delle diverse problematiche tipiche delle donne.
Il segreto è individuare il proprio punto di partenza e progredire lentamente senza fare le maratonete da un mese all’altro.
E voi, care donne, cosa preferite?
Corsetta o camminata?
Perché lo fate?
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