THE DEAD BUTT, L’AMNESIA MUSCOLARE DEL GLUTEO.
Nell’articolo precedente 《GLUTEI, COME PERCEPIRLI IN ALLEMENTO?》 ho parlato di gluteo dormiente, anestetizzato, inattivo. Ossia, il gluteo che non si sente lavorare durante gli allenamenti. Voglio dare qualche altra informazione.
Innanzitutto, il gluteo dormiente può essere associato al concetto di amnesia. Ma che cosa è l’amnesia?
L’amnesia è l’impossibilità totale e parziale di “richiamare esperienze pregresse” recenti e/o lontane nel tempo.
Quindi, è semplice e naturale associare il classico concetto di amnesia, inteso come disturbo della memoria, a quello dell’amnesia muscolare. In altre parole, questa ultima è l’incapacità di sentire, percepire e ascoltare i muscoli durante sforzi e contrazioni volontarie. “Ci si dimentica del come un muscolo può lavorare”.
A quante di voi è capitato?
Si effettuano lavori muscolari, esercizi e movimenti apparentemente mirati ma in realtà si hanno solo “movimenti spazzatura” con il risultato di cambiare la posizione del corpo nello spazio.
Quali sono le motivazioni?
Generalmente, la causa deriva dal “de-allenamento” della “connessione muscolo-cervello”.
È per cui, fondamentale focalizzare la propria concentrazione mentale sulla percezione e le sensazioni generate dal movimento dell’area oggetto di attivazione, aumentandone la sensazione di lavoro localizzato.
In pratica?
I muscoli si contraggono, se pensiamo di farlo.
I glutei, muscoli grandi e potenti, molto spesso soffrono di amnesia. Si parla di SINROME DEL GLUTEO DORMIENTE o DEAD BUTT SYNDROM, malgrado programmi di allenamento sulla carta efficaci e idonei alle nostre specificità. Questi programmi non vengono “sentiti”. Le cause sono diverse:
- Postura. Solitamente chi possiede una lordosi fisiologica più accentuata ha migliori capacità di attivazione dei glutei.
- Origine e inserzione di muscoli e strutture tendinee.
- Assenza di schemi motori.
- Mobilità delle articolazioni tibio-tarsica, coxo-femorale, ginocchio.
- Capacità di estendere la schiena e di gestione del bacino.
- Sedentarietà.
Come è possibile capire se si ha il gluteo anestetizzato?
Eseguire una accosciata o squat a corpo libero o con carico oppure in posizione supina effettuare l’hip bridge, concentrandosi su quelle aree che si percepiscono, permette di capire se si “soffre di DEAD BUTT”.
Se non si hanno sensazioni (non si sente niente) o si percepisce il coinvolgimento di altri distretti come quadricipiti, schiena, polpacci eccetera è necessario ripercorre esercizi propedeutici ai fini del risveglio dei glutei e indagare sulla mobilità.
Di seguito, alcuni esercizi che possono portare al miglioramento e al risveglio del lato B:
- Mobilità bacino e colonna vertebrale su fitball e in quadrupedia.
- Mobilità anche da seduti e in stazione eretta con intra ed extra rotazioni delle gambe.
- Muovere le dita del piede (meglio a piede nudo) e massaggiare la pianta con una pallina.
- Esercizi di propriocezione della pianta del piede (meglio a piede nudo). Spostare peso corpo, a gambe tese e “ascoltare”. Spingere a terra pensando alla rottura del pavimento con pianta piede. Anche con talloni uniti e punte in extra rotazione.
- Squat a corpo libero “schiacciando il pavimento” nella fase eccentrica e concentrica. Variando gli angoli di flessioni di ginocchia e busto.
- Step up a corpo libero “schiacciando il box” nelle diverse fasi.
- Contrarre i glutei più volte durante la giornata nello svolgere le attività quotidiane e concentrarsi sulle sensazioni.
Il segreto è ripetere quanto elencato, non solo durante l’allenamento, ma più volte al giorno e rimanere attivi, muoversi.
L’apprendimento di nuove abilità si tradurrà in cambiamenti nella corteccia motoria primaria, l’area responsabile dello svolgimento di azioni e movimenti. Questo creerà e rafforzerà la memoria motoria o muscolare. THE DEAD BUTT, si risveglierà!
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